Taormina film fest…69 years old

The Taormina Film Fest is one of the oldest festivals in the world, 65 years old in fact. The festival takes place in a small seaside town on the eastern coast of Sicily, not far from the Etna volcano and some of the most beautiful Greek and Roman ruins still standing. The main evening events are celebrated in the Greek Theatre, a magnificent 2,300 year old open-air theatre that seats 3,000.

In the history of cinema there has never been a period as fertile as the season that Italian Cinema lived between the ’50’s and the beginning of the ’70’s. It was Italian cinema that created the French Nouvelle Vague (Truffaut and friends wanted to imitate the figures of Rossellini and Visconti), it was Italian cinema that changed the way in which cinema talks about itself (with 8 1\2 by Fellini). At the center of all this has been the Taormina Film Festival, a place of excellence that defined the film season. Taormina is the place where the David di Donatello and the Nastri D’argento Awards were first celebrated.

Almost every great actor, producer or director and many international stars have been on the stage of Teatro Antico, a magical and unique location – from Cary Grant to Marlon Brando, Charlton Heston and Gregory Peck, Elizabeth Taylor and Richard Burton. They have all been guests at the festival in the same years of Mario Monicelli, Alessandro Gassman, Alberto Sordi and Monica Vitti. In more recent years Robert De Niro, Oliver Stone, Jessica Lange, Michael Douglas, Colin Firth, and Tom Cruise, among many others, attended the festival.
The Taormina Film Fest has managed to survive throughout its 65 years of history all the mutations of cinema, and to this day offers numerous film discoveries and one of the most beautiful outdoor theaters of the world, The Greek Theatre.

Anita Ekberg

Il Taormina Film Fest nasce a Messina nel 1955 con l’intento di porsi come anti-festival rispetto al prestigioso appuntamento della Mostra del cinema di Venezia, configurandosi soprattutto come presentazione in anteprima di film della stagione cinematografica successiva. Sebbene nel corso delle varie edizioni abbia poi acquisito anche carattere competitivo, imponendosi quale autorevole manifestazione cinematografica italiana, ha continuato a promuovere con vigore il cinema emergente e le cinematografie ‘minori’, ma anche lo Junger Deutscher Film, il cinema canadese, britannico, e soprattutto quello australiano, che proprio al F. di T. deve la notorietà a livello internazionale. L’idea del Festival nacque dal desiderio di alcuni amici (tra cui Arturo Arena, allora vicepresidente dell’Associazione esercenti cinematografici, al quale nel 1959 fu consegnata una medaglia d’oro come ideatore della rassegna) di valorizzare il territorio siciliano attraverso un’iniziativa commerciale che fosse rivolta soprattutto al settore cinematografico, rafforzando così le potenzialità comunicative del cinema in un periodo in cui la televisione non si era ancora affermata. Ottenuta la collaborazione dell’AGIS l’idea si concretizzò in una riunione, tenutasi il 14 aprile 1955 presso il Teatro Savoia di Messina, durante la quale si votò per l’organizzazione di una rassegna cinematografica da inserirsi nell’ambito delle manifestazioni dell’agosto messinese.

A distanza di soli tre mesi, il 29 luglio di quello stesso anno, in una conferenza stampa venne annunciata ufficialmente la nascita della 1a Rassegna della nuova produzione cinematografica 1955-56, che si sarebbe tenuta tra il 1° e il 9 agosto. Rispettando l’idea originaria, che vedeva la rassegna quale presentazione di opere non inserite in alcuna classifica o graduatoria, si scelse in quella prima edizione di assegnare a tutte le case di produzione dei film proiettati soltanto dei certificati di partecipazione. Tale linea sarebbe rimasta costante fino al 1970 (l’idea, ventilata già dal secondo anno, di creare una giuria per l’attribuzione di premi, venne infatti scartata), cioè quando fu istituito il Festival delle nazioni e fu assegnato il Gran premio delle nazioni a Sydney Pollack per They shoot horses, don’t they? (1969; Non si uccidono così anche i cavalli?).
La rassegna, che si svolge esclusivamente a Taormina nel 1971, ospita, al Teatro antico, nel corso degli anni moltissime star del cinema internazionale: da Elizabeth Taylor a Marlene Dietrich, da Sophia Loren a Cary Grant, da Marlon Brando a Charlton Heston, da Audrey Hepburn a Gregory Peck, da Tom Cruise a Melanie Griffith e Antonio Banderas. Nel suo primo anno di vita la rassegna, inaugurata con la proiezione di Green fire (1954; Fuoco verde) di Andrew Marton, presentò sette film, quattro di produzione statunitense, per lo più di genere avventuroso, e tre di produzione italiana, che rappresentavano emblematicamente i principali filoni del cinema di consumo nazionale di allora: la commedia, il melodramma, il film-opera. Nel secondo anno la direzione della manifestazione venne assunta da Michele Ballo che, in qualità di presidente, si occupò della sua organizzazione fino al 1968.

Nel 1957 la città di Taormina divenne coprotagonista, e infatti la terza edizione fu battezzata Rassegna cinematografica di Messina e Taormina. Quell’anno vennero istituiti i “Cariddi d’argento”, premio ispirato al gruppo scultoreo cinquecentesco di G.A. Montorsoli raffigurante Nettuno nell’atto di placare le ire delle ninfe Scilla e Cariddi.
In quell’ anno, inoltre, venne accolta per la prima volta la cerimonia di assegnazione dei premi David di Donatello (ospitati dalla kermesse siciliana fino al 1977, con interruzioni nel 1971 e nel 1980), evento che aumentò notevolmente il prestigio della manifestazione, conferendole in primo luogo una maggiore attenzione da parte dei media grazie alla massiccia presenza di divi invitati alla premiazione.
Gli anni Sessanta proseguirono sulla scia delle ritualità mondane che avevano caratterizzato lo svolgersi della rassegna nel corso del decennio precedente. Pur tralasciando, forse, l’aspetto qualitativo dei prodotti presentati, l’attenzione rivolta al versante spettacolare contribuì in maniera sostanziale a dare risalto alla rassegna, accorciando sempre più il divario con la Mostra del cinema di Venezia.


Nel 1964, si ebbe una divisione precisa tra Messina, dove vennero accolte le prime quattro giornate del Festival, e Taormina, che ospitò le ultime quattro, compresa quella della diretta televisiva. Cinque anni più tardi, nel clima di contestazione diffuso in tutto il Paese, anche il Festival risentì di una spinta innovativa: nel 1969, infatti, ribattezzato Rassegna per la cooperazione cinematografica internazionale, il F. di T., la cui presidenza, su delega di Ballo, venne affidata a Giuseppe Campione, si definì nell’intento di promuovere un cinema dotato di spessore culturale e di rilevanza sociale.

Intanto, la fondazione, nel 1970, del Festival delle Nazioni determinò, già dall’anno successivo, una svolta nella vita del Festival che, per la prima volta dopo sedici anni, si aprì ufficialmente non più a Messina, dove si concentrava la Settimana del Film-nuovo, ma a Taormina.
Nel 1979, in occasione del decennale del Festival delle nazioni, venne assegnato il Cariddi del decennale a Picnic at Hanging Rock (1975; Picnic a Hanging Rock) di Peter Weir, volendo con tale premio rinnovare l’attenzione a tutta la cinematografia australiana.
Dal 1981 ai primi tre film si assegnarono i Cariddi d’oro, d’argento e di bronzo, e le Maschere di Polifemo (d’oro, d’argento e di bronzo) alle migliori interpretazioni. Nel 1984 approdarono a Taormina i premi Nastri d’argento del sindacato giornalisti cinematografici. È curioso notare che per moltissimi anni la Rassegna cinematografica internazionale di Messina e Taormina ed il Festival internazionale del cinema di Taormina hanno mantenuto una numerazione progressiva propria e separata, mentre la Rassegna ha continuato ad avere sempre lo stesso nome, il festival ha visto cambiare diverse volte il proprio nome, dal 1983 Taormina FilmFest (all’interno di Taormina Arte), a BNL Taormina film fest (dal 2002) fino a Taormina film fest, pur mantenendo una stabile numerazione progressiva.
Nel 1981 Guglielmo Biraghi successe come direttore artistico a Gian Luigi Rondi e diresse il Festival per sedici anni, modificandone subito la formula: il Festival delle nazioni fu soppresso a favore della nascita del Festival cinematografico internazionale di Taormina, competitivo per opere prime e seconde, che assegnava i Cariddi d’oro, d’argento e di bronzo ai primi tre film e le Maschere di Polifemo (anch’esse d’oro, d’argento e di bronzo) alle migliori interpretazioni, senza distinzione tra ruoli principali e secondari. Due anni più tardi,
Nel 1983, l’EPT (Ente Provinciale per il Turismo), dopo ventisette anni consecutivi di patronato, abbandonò la rassegna, che divenne, con il nome di Taormina FilmFest, una delle sezioni di Taormina arte, iniziativa appena varata e volta a comprendere l’insieme della programmazione artistica taorminese. Nello stesso anno si redige la convenzione per la costituzione del Comitato “Taormina Arte”.

Nel 1984 approdarono a Taormina i Nastri d’Argento, i premi al cinema promossi dal SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) i quali, tornati a Roma tra il 1989 e il 1999, sono stati nuovamente ospitati nel suggestivo scenario del Teatro antico di Taormina dal 2000. Intanto si stava consolidando la crescita qualitativa del Festival che, tra le varie iniziative, vide in quegli anni l’inaugurazione dell’American Film Week, sezione dedicata al cinema statunitense voluta

anche per il notevole apporto pubblicitario conseguente, e che è stata affiancata, nel corso del decennio, da interessanti retrospettive, quali quelle dedicate a Roger Corman, nel 1985, e a Brian De Palma, nel 1986.

Nel 1987, Biraghi lascia la direzione artistica, i suoi successori, Mario Natale e Sandro Anastasi (quest’ultimo solo fino al 1989), hanno esteso la competizione, oltre alle opere prime e seconde, anche a film riflettenti nuove tendenze espressive, accrescendo così i settori d’interesse del Festival. Nel 1988 è stato poi aperto al Festival il Palazzo dei congressi di Taormina.

L’edizione del 1997 è stata curata dal direttore artistico Enrico Ghezzi e si è svolta al palazzo dei congressi di Taormina dal 23 al 29 luglio 1997, col nome di “XLIII Rassegna cinematografica internazionale di Messina e Taormina” e “XXVII Festival internazionale del cinema di Taormina”. La direzione di Enrico Ghezzi aveva apportato alla rassegna siciliana un taglio rigidamente cinefilo, ribattezzando la rassegna TaoFest. Gli anni Novanta hanno preso avvio con una gestione artistica radicalmente innovativa: le scelte e le decisioni originali apportate da Enrico Ghezzi nel periodo della sua direzione (1991-1998) hanno eletto il Festival a luogo dove le discussioni si intrecciano alle proiezioni e il cinema diventa luogo di conoscenza e approfondimento, con una particolare attenzione alla produzione d’essai.

Il festival, inserito all’interno di Taoarte, è stato poi diretto dal 1999 al 2006 da Felice Laudadio, che si è adoperato per far giungere nella tarda estate siciliana i grossi nomi del cinema mondiale. La manifestazione dal 2000 ospita di nuovo la cerimonia annuale di assegnazione dei nastri d’argento del Sindacato giornalisti cinematografici italiani.

Rispetto a tali scelte Felice Laudadio, in carica dal 1999, ha impresso invece un’identità diversa alla manifestazione, più vicina alle origini; molto attento al suo aspetto istituzionale, e quindi alle dinamiche economiche e commerciali (durante il suo mandato il nome dello sponsor è stato inserito nella denominazione ufficiale del Festival Il Taormina BNL FilmFest), Laudadio si è dimostrato interessato a rilanciare il cinema popolare di tutto il mondo, conferendo un’ampia visibilità al Festival e stringendo rapporti con i più importanti appuntamenti cinematografici a livello internazionale, Tra le novità si è registrata la soppressione dei Cariddi e delle Maschere di polifemo a favore di riconoscimenti assegnati dagli sponsor: nel 2000 i Diamond Awards e, nel 2003, i Taormina arte Awards for Cinematic Excellence.

Nell’edizione del 2007, la direzione è stata assunta da Deborah Young, per molti anni vice-direttore di Laudadio. Si articola in un concorso che presenta numerose opere in anteprima internazionale, in una serie di Lezioni di cinema tenute da noti cineasti e in alcune retrospettive d’autore. Le grandi prime si svolgono nel Teatro antico. (…ndr)
Nel 2012 (58ª edizione) Mario Sesti ne assume la direzione editoriale con una parte del team che assieme a lui aveva coordinato la sezione Extra del Festival di Roma. Nei primi due anni di questa gestione il festival elimina il concorso e propone una sezione di commedie e horror internazionali accanto alle consuete anteprime serali che tornano a proporre grandi film statunitensi al pari di cinema indipendente.

Dal 2013 al 2016 le direzioni del Tao Film Fest non hanno direttori illustri e vengono gestiti da “PR & Organizzatori di eventi e manager sponsor”. Moltissimi giornalisti e fotografi anche locali avevano sollevato critiche per la gestione del TaoFilmFest oramai ridotta ad una passerella di premi sponsorizzati e con poca o nessuna valorizzazione dei film in programma. Le stesse famose anteprime in prima serata vengono proiettate oltre le 22.30 con enormi lamentele del pubblico pagante che doveva sopportare “le sfilate” dei premi sponsor agli attori ospiti (si pensi ai bambini che fino alle 23.00 in gradinata aspettavano con i genitori di vedere i cartoni animati della Disney in anteprima mondiale). L’ assessore turismo e spettacolo della Regione Sicilia on.le Antony Barbagallo nella successiva 63.esima conferenza stampa, dopo l’esclusione dei vecchi organizzatori, troverà il coraggio di affermare che la successiva edizione del 2017: “non sarà l’edizione dei tacchi a spillo e della mondanità”.
Il 2017 è un edizione contrassegnata da battaglie interne per la direzione del Taormina Film Fest. Si compie il primo passo per la trasformazione del Comitato Taormina Film Fest in Fondazione. Le lotte alla direzione portano ancora ad un’ assenza di un illustre e capace direttore artistico. L’ edizione viene organizzata quindi da Taormina Arte insieme agli “amici” della Film Commission della Regione Siciliana e con l’aiuto economico di fondi statali.

L’edizione 2018-19 vede, dopo vari contrasti e ricorsi al Tar, la vittoria di VideoBank su altri concorrenti del passato che non si rassegnavano della perdita della direzione del festival. La 64 edizione, ovvero del 2018, vedrà impegnata l’azienda di Belpasso, VideoBank, insieme alla giornalista Silvia Bizio, vero aggancio con il mondo del cinema in quanto corrispondente di varie testate a Los Angeles e dell’ attore Gianvito Casadonte nei preparativi di un festival in soli 30 giorni.

L’edizione 2020-21 vede ancora alla guida del TaoFilmFest l’azienda di Belpasso, e nell’ anno del covid l’attore Leo Gullota alla direzione del festival ed in seguito 2021 registi e critici del cinema susseguirsi alla direzione del festival.

Direttori del Festival

Arturo Arena (1955)
Michele Ballo (1956 – 1968)
Giuseppe Campione (1969 – 1970)
Gian Luigi Rondi (1971 – 1980)
Guglielmo Biraghi (1981 – 1990)

 

Direttori del Taormina Film Fest

Enrico Ghezzi (1991-1998)
Felice Laudadio, cambio nome BNL TaoFilmFest (1999-2006)
Deborah Young (2007-2011)
Mario Sesti (2012 – 2013)
Tiziana Rocca-Agnus Dei (2013 – 2016)
Tao Arte, definita edizione in home (2017)
Silvia Bizio-Gianvito Casadonte-VideoBank (2018)
Silvia Bizio-Gianvito Casadonte-Videobank (2019)
Leo Gullotta-Videobank (2020
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Fonte: Enciclopedia del Cinema (2004) Treccani, Wikipedia.
Ricerca documentazione: ROAN / blog@taorminafilmfest.eu