TAORMINA FILM FEST 2020: premi finali

Taormina -Si è conclusa la 66a edizione del Taormina FilmFest. La Giuria, composta dall’attrice Emmanuelle Seigner, dal regista Mimmo Calopresti, dalla produttrice Ingrid Lill Hǿgtun, dal produttore Antonio Pérez Pérez e dall’attrice Joana Preiss ha così deliberato:

CARIDDI D’ORO PER IL MIGLIOR FILM
Un film rigoroso ma allo stesso tempo ironico e commovente, una grande regia che trasforma la vita di un piccolo mondo in un racconto universale, con uno sguardo visionario e poetico, e una padronanza assoluta del grande linguaggio cinematografico. Il Cariddi d’oro per il miglior film va a Onkel di Frelle Petersen (Danimarca).

CARIDDI D’ARGENTO PER LA MIGLIOR REGIA
Una storia appassionante e travolgente, con uno svolgimento sorprendente per un racconto di realismo sociale, interpretato da un grande cast, con un montaggio serrato e una fotografia eccellente, nonché una musica e un suono eccezionale. Il Cariddi d’Argento per la miglior regia va a Charter di Amanda Kernell (Svezia).

MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA
La Giuria ha deciso di assegnare una menzione speciale a La hija de un ladron di Belèn Funes (Spagna), un’opera prima moderna, di grande potenza, con la direzione di un gruppo di attori straordinari, che racconta la battaglia per la sopravvivenza economica e affettiva quotidiana.

MASCHERA DI POLIFEMO PER LA MIGLIORE ATTRICE
Un’interpretazione raffinata, capace di coinvolgere progressivamente lo spettatore fino a fargli accettare un personaggio di una donna qualsiasi, anche un po’ distante dalla vita, che alla fine rivelerà tutta la sua umanità permettendo al pubblico di esserne partecipe. La Maschera di Polifemo per la migliore attrice va a Daria Lorenci per il film Mater di Jure Pavlovic (Croazia).

MASCHERA DI POLIFEMO PER IL MIGLIOR ATTORE
Con un grande carisma, poche parole e pochi gesti, un’interpretazione che riesce ad esprimere una forte sensibilità civile e umana, che racconta perfettamente le contraddizioni di un paese profondamente ferito. La Maschera di Polifemo per il miglior attore va a Bakhtiyar Panjeei per il film Namo /The Alien di Nader Saeivar (Iran).


GIURIA DOCUMENTARI

La giuria Documentari, presieduta dal regista Goran Devic e composta dal regista Antonio Falduto e dal regista Christian Bisceglia ha decretato:
Miglior film del Concorso Documentari
Paradise Without People di Francesca Trianni (Stati
“Per l’impegno e la capacità nel catturare con un linguaggio efficace e sincero il momento in cui i sogni diventano illusioni e le illusioni realtà. Il premio per il miglior documentario va a un film intimo e minimalista. È un film che segue due giovani famiglie di rifugiati, che consentono alla regia di rendere visibile tutta la loro sofferenza e la complessità dello sradicamento sociale e culturale causato dalla guerra”.

La Giuria ha deciso di assegnare una menzione speciale al film
My dear mother, di Paul-Anders Simma (Finlandia)
“Per la forza descrittiva con cui compone il ritratto di due adolescenti segnato dal dramma dell’abbandono e tuttavia capaci di superarlo in un viaggio risolutivo nel proprio passato e nelle radici di una intera comunità“.

CONCORSO INDIEUROPEA
La Giuria giovanile per la sezione “Indieuropea” composta dagli studenti del Master TeA dell’Università degli Studi Internazionali di Roma- UNINT ha così deliberato:

Premio per il Miglior Film va a “Maria Solinha” di Ignacio Vilar
Per aver rappresentato un tema così attuale come quello della repressione della libertà femminile attraverso un uso coinvolgente, innovativo e ricercato della meta-narrazione.

Premio per il Miglior Attore protagonista va a Ruscen Vidinliev nel film “18% Grey”, per un’interpretazione delicatamente intimista che accompagna il pubblico alla scoperta di un viaggio di crescita e di riscatto.

Premio per la Migliore Attrice Protagonista va a Astrid Bergès-Frisbey nel film “L’Autre”, per aver interpretato in modo realistico e sentito il dolore e il tormento della perdita, coinvolgendo lo spettatore in un percorso introspettivo e onirico.

Due le menzioni:
Per essere riuscito a raccontare le contraddizioni e le sofferenze di un territorio occupato in una realtà politica attuale poco conosciuta ma incredibilmente vicina, una menzione a “The forgotten” di Daria Onyshchenko

Per il modo originale e dinamico in cui musica, teatro, letteratura e animazione riescono a descrivere un periodo storico di forte censura e persecuzione artistica in Russia, una menzione speciale a “The nose or the cospiracy of Mavericks” di Andrey Khrzhanovsky.

Autore dell'articolo: ROAN

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